Nicholas Hoag assieme al padre Glenn, quando quest'ultimo allenava la Nazionale Canadese
foto fivb.org
Trento, 11 luglio 2017
La prima intervista da giocatore di Trentino Volley per Nicholas Hoag, nuovo schiacciatore ufficializzato oggi.
Benvenuto Nicholas, perché hai scelto Trento?
“Conosco bene la straordinaria storia recente di Trentino Volley e ho seguito con interesse da avversario la sua ultima esaltante stagione; si tratta di una squadra di alto livello con un staff molto preparato, primo fra tutti l’allenatore Angelo Lorenzetti. Per me è un onore poter far parte di questa rosa; sono convinto che allenandomi ogni giorno in un gruppo così competitivo potrò migliorare ancora. Sono davvero entusiasta di poter giocare per un grande club come Trentino Volley”.
Che tipo di giocatore sei?
“In inglese mi definirei come uno “smart player”, ovvero un atleta che non essendo particolarmente fisico sfrutta altre qualità, come la tecnica, la rapidità o la furbizia, per dire la sua. Ho lavorato e lo farò ogni giorno per migliorare tutti i fondamentali in modo da essere il più completo possibile. Mi piacciono tutti, amo attaccare, battere, murare, difendere e ricevere”.
Chi è Nicholas Hoag al di fuori del volley?
“Bisogna partire dal presupposto che la pallavolo è la mia grande passione, la mia vita sin da piccolo. Anche grazie a mio padre (Glenn Hoag, allenatore di fama internazionale, ndr) sono cresciuto in palestra ed è una parte fondamentale di me. Nei pochi momenti in cui non mi dedico a questa disciplina mi piace leggere, stare con gli amici e viaggiare. Devo dire che sono molto fortunato perché grazie al volley, da questo punto di vista, ho potuto visitare tantissimi paesi che altrimenti forse non avrei visto".
Tuo padre Glenn ti ha consigliato Trentino Volley?
“Assolutamente sì, quando ha saputo che esisteva l’opportunità di venire a Trento mi ha subito detto di accettare perché rappresentava per me un’ottima soluzione sotto tutti i punti di vista. E’ felice per me, perché ha sempre apprezzato da avversario il valore agonistico ed organizzativo di questo Club”.
A Trento è già passato un altro canadese, il centrale Steve Brinkman…
“Lo conosco bene, siamo stati compagni di Nazionale in passato e ai tempi mi aveva parlato con toni entusiastici della sua esperienza trentina. Non l’ho sentito ultimamente ma le parole che aveva speso ai tempi per questa realtà mi avevano colpito”.
Hai già parlato con Lorenzetti?
“Sì, è stata una chiacchierata molto interessante; lo ritengo fra gli allenatori più preparati del panorama internazionale e sono contento di poter lavorare con lui. Lo conosco e mi conosce già molto bene perché da anni è un grande amico di mio padre; sono contento di essere un suo giocatore”.
Trentino Volley Srl
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